Perché il Diversity Mindset diventi una pratica quotidiana di responsabilità, cura e attenzione
L’attesissimo mix di cambiamento del punto di vista, riflessione e ironia portato da Sambu Buffa, Sylvia Oberto e Chiara Zoia è giunto a compimento: con l’incontro “Superare la tolleranza” ci siamo interrogate, abbiamo riso, con nuove consapevolezze e informazioni perché il Diversity Mindset diventi una pratica quotidiana di responsabilità, cura e attenzione.
Grazie a tutte le partecipanti (persone, femminile sovraesteso :), nell’augurio che diventino pratiche condivise e in rete tra le organizzazioni.
Parole e pensiero
Ci piace salutarvi, nell’attesa della prossima occasione, citando una partecipante, Laura Boem, che ci ha lasciato e lanciato questo spunto: “Sposando il pensiero di Acanfora, per me significa passare dal concetto di inclusione e quello di convivenza, dando per assodato che l’umanità, e di conseguenza il mondo del lavoro, sia formata da persone con infinite caratteristiche, tutte ugualmente valide e con diritto di rispetto ed espressione. Non deve più esserci il gruppo delle persone considerate normali che concede alle persone “diverse” di varcare i propri spazi, avere dei diritti e ne “tollera” le esistenze.”
Grazie a Flaco Edizioni e alla Libreria Trebisonda! Anche se avete perso questa occasione di farlo firmare dall’autrice Sambu Buffa, potete comunque comprare il libro “Cambia mentalità in chiave Diversity, Equity and Inclusion nella tua attività” nelle librerie. Qui un suo articolo sulla Diversity Mind Map.
Grazie alla Circoscrizione 1, che ci ospita e ci sostiene.
Grazie a Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha sostenuto questo evento nell’ambito della Banca del Tempo e delle Competenze del Pink Coworking.
Infine un ringraziamento anche al Salone Internazionale del Libro per averci inserito nella programmazione del Salone OFF.
Insomma, ci siamo divertite 🙂
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