Cittadin@ Digitali Onlife, incontri aperti al Centro Interculturale e alla Biblioteca Levi

Le competenze digitali sono importanti in tutti gli ambiti della vita: la salute, l’abitare un luogo, il lavoro, la famiglia, la cultura, la socialità e le relazioni, il tempo libero. Per la conoscenza, la consapevolezza dei diritti, dei doveri, dei bisogni, dei desideri delle persone.

Per questo, le competenze digitali possono essere intese anche come competenze civiche, per l’autonomia della persona e la costruzione di relazioni positive.

Inoltre, sempre più servizi pubblici e privati sono ormai solo online: è importante quindi saper utilizzare strumenti come il proprio smartphone per non essere tagliati fuori dalle opportunità, dalle possibilità, in sicurezza.

Per questo Associazione Acca ha ideato e organizzato anche per il 2024 Cittadin@ Digitali Onlife, pillole di competenze civiche e digitali, in due luoghi della Città di Torino:

Al Centro Interculturale, tutte le settimane, il giovedì mattina dalle 9.30 alle 10.30 (corso Taranto 160). Qui il calendario di marzo:
Alla Biblioteca Levi (via Leoncavallo 17), una volta al mese il mercoledì mattina dalle 9.30 alle 11.

Tutti gli incontri sono gratuiti e proseguiranno fino a giugno 2024, non occorre iscrizione.

Qualche considerazione su Cittadin@ Digitali Onlife

Abbiamo deciso di autofinanziare questi percorsi perché è importante per noi portare avanti questo percorso, coinvolgendo sempre più persone, per contrastare il rischio di discriminazione e marginalizzazione che la digitalizzazione dei servizi può portare.

Ringraziamo il Centro Interculturale della Città di Torino e la Biblioteca Civica Primo Levi che ospitano le attività e che ne hanno capito il valore.

Il senso di appartenenza si fonda sulla condivisione delle competenze digitali e civiche da parte di una comunità aperta e multiculturale, che cresce nella trasformazione e evoluzione di una collettività in cui si impara facendo.

La dimensione onlife è una chiave di lettura utile in una realtà in cui online e offline sono sempre più intersecate, ma perché lo siano in modo positivo occorre diventare persone sempre più capaci di utilizzare la tecnologia in modo proattivo, consapevole e gentile. Da bisogno personale, a bisogno collettivo, i nostri percorsi vogliono attivare una comunità di riferimento, di pratica e di conoscenza.