DEI&B e Intercultura nelle organizzazioni

Sostenibilità, criteri ESG, buone pratiche, politiche DEI&B (Diversity Equity Inclusion e Belonging), certificazioni di parità di genere, inclusione delle persone con disabilità… le sfide per le aziende per migliorare la propria posizione e attrattività sul mercato passano spesso da certificazioni e formazioni specifiche, e l’investimento nel Diversity Management.

Crediamo che questi percorsi, se supportati da processi di apprendimento collettivi, diventino uno strumento per gestire i conflitti trasformandoli in crescita, da cui il nostro motto “unire le forze per osare di più, osare di più per trasformare le cose”!

In questo modo andiamo oltre agli obblighi e puntiamo ai percorsi, per arrivare alla meta con consapevolezza sui processi che hanno portato fin lì.

Affrontando tutti gli aspetti che limitano il raggiungimento del benessere delle singole persone che compongono l’ambiente di lavoro e conseguentemente quello organizzativo, si può creare il terreno per migliorare le relazioni e rendere reali le politiche di Diversità, Equità e Inclusione e arrivare a parlare di convivenza di differenze ma anche delle differenze come risorsa per l’innovazione e crescita delle organizzazioni. 

Questo porta vantaggi in diversi ambiti:

  • rafforzamento del benessere e della fidelizzazione dei lavoratori, con conseguente diminuzione del turnover;
  • crescita della reputazione aziendale, presso clienti e investitori
  • aumento della produttività e competitività sul mercato;
  • crescita dell’impatto sociale;
  • maggiore capacità di attrarre nuovi talenti; 
  • acquisizione più semplice, sicura ed efficace delle certificazioni di settore.

Affrontiamo insieme i cambiamenti già in atto e ai quali, a prescindere dalle singole volontà, sarà sempre più urgente – ma anche conveniente – adattarsi, facendolo nel modo più consapevole e vantaggioso per tutti i soggetti coinvolti.

Cosa proponiamo

Grazie alla presenza nel nostro team di professionalità specifiche abbiamo scelto di occuparci del supporto ai processi di inclusione legati alla convivenza interculturale.

In particolare, perché è importante inserire e potenziare la comunicazione interculturale all’interno delle organizzazioni, in cui si assiste ad una sempre maggiore diversificazione culturale grazie all’incontro di provenienze diverse? Quali sono i bisogni in questo campo?

Il IV rapporto annuale “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia” evidenzia che il tasso di occupazione delle persone straniere non-UE è in crescita (60,7%), anche grazie all’aumento delle assunzioni di persone straniere programmate dalle imprese (19% del totale delle assunzioni).

I settori con più elevata incidenza di occupati stranieri sono i servizi personali collettivi (30,4%), l’agricoltura (18%), ristorazione e turismo (17,4%), edilizia (16,04).

Tra le ombre evidenziate dal Rapporto, il forte divario di genere che vede le donne non UE penalizzate su tutti gli indicatori: occupazione (45,6%), disoccupazione (13,8%), e inattività (46,9%), con forti differenze tra le diverse comunità. È confermato lo schiacciamento dei lavoratori stranieri su basse qualifiche, con retribuzioni medie annue inferiori di oltre il 30% rispetto al totale dei lavoratori. Preoccupano anche i tassi di NEET (26,5%) e di dispersione scolastica (29,5%) tra i giovani non UE, e la crescita del disagio economico: il 33,2% delle famiglie composte da soli stranieri sono in povertà assoluta, a fronte del 6,3% delle famiglie di italiani.

A chi ci rivolgiamo

La nostra proposta si rivolge ad aziende che sono già allineate alle richieste di certificazione sulle tematiche ESG e che desiderano verificarne l’impatto reale sulla produttività.
Collaboriamo anche con enti di certificazione che vogliono unire ai propri percorsi di accompagnamento una parte più interattiva e pratica.

La nostra offerta si posiziona

  1. prima della decisione di affrontare il percorso di certificazione, in una fase di assessment per far emergere gli aspetti su cui intervenire con attività ad hoc a seconda delle figure aziendali coinvolte;
  2. dopo la formazione erogata dagli enti di certificazione per verificare l’apprendimento, con formazioni mirate alle figure aziendali apicali coinvolte: (hr, manager ecc..)
  3. dopo l’ottenimento delle certificazioni per monitorare i kpi e facilitare il mantenimento degli obiettivi.

Le attività

  1. Assessment
  • Somministrazione dei questionari per rilevare le criticità su cui lavorare
  • Elaborazione del piano di intervento
  1. Formazione

Le nostre sono formazioni partecipate e attive, sotto forma di laboratori uniti a momenti teorici. Questi ultimi possono essere anche online.

FORMAZIONI E LAB PER HR: formazione d’aula, laboratori e role play

  1. Formazioni sulla tematica DEI&B – frontali e online
    • Introduzione generale alla DEI&B: “il diversity management che fa crescere le organizzazioni”
      Formazione pensata per HR e middle management sui temi generali dell’inclusione per dettagliare la mappa di intervento e far emergere le aree da implementare; confronto di buone pratiche e adeguamento alle global policy in tema DE&I
    • Policy DEI&B in ambito interculturale – “Sentirsi parte Belonging e intercultura
      Formazione pensata per HR e middle management sui temi generali dell’inclusione che dettagliano la mappa di interventi in base all assessment; confronto di buone pratiche e adeguamento alle global policy in tema DE&I dal punto di vista interculturale, aspetti legali relativi alle assunzioni; lettura dei kpi, elaborazione di un piano di azione.
    • Role play: “In your Shoes” – dinamiche interculturali e luoghi di lavoro
      Formazione pensata per HR e middle management sul tema specifico dell’intercultura, per comprendere l’origine delle dinamiche conflittuali e la loro risoluzione in campo interculturale. Esperienza facilitata, con una restituzione finale.
    • Role play: “Conflitti e connessioni interculturali
      Formazione rivolta a lavoratori per riconoscere le sfide all’interno di un contesto interculturale.

LAB PER DIPENDENTI:

Competenze digitali e lavoro

La formazione “Competenze digitali e lavoro” mira a sensibilizzare i dipendenti su come le differenze culturali e generazionali possano influire sulla comunicazione e le aspettative lavorative, specialmente nell’uso degli strumenti digitali. Attraverso l’analisi di casi concreti, questa sessione intende promuovere una migliore comprensione reciproca e fornire strumenti pratici per gestire le differenze culturali, migliorando così la collaborazione e prevenendo conflitti.

  1. La restituzione dei risultati

Questa è un’attività fondamentale per rilevare la bontà e l’impatto del percorso sulle persone partecipanti e sulla struttura.
Avviene tramite la la somministrazione di un questionario di feedback e la redazione di un report con successiva presentazione.

Cosa succede, dopo?

Acca è una piattaforma di competenze e di professionalità che possono supportare l’azienda anche in percorsi di approfondimento successivi.

In particolare:

  • Piano di facilitazione interna dei processi
  • Focus su linguaggio ampio
  • Design thinking dei processi comunicativi
  • Focus sugli aspetti legali

Contattaci per saperne di più